Sembra facile!

Per altri, la soluzione facile da trovare ci sarebbe: “Facciamo staff dal don, così lui pensa alla catechesi…”

Eh no carissimi! Non è questo il modo di procedere, nello scautismo non si gioca così!

Per noi che abbiamo riconosciuto che “Cristo è l’unica verità capace di salvare l’uomo” (cfr Patto associativo), dev’essere una gioia, poterlo annunciare agli altri e poter offrire ai nostri ragazzi percorsi di educazione alla fede che siano coinvolgenti, interessanti e, ecco la parte più difficile, vissuti attraverso gli strumenti del metodo scout.

Il nodo centrale della catechesi con i nostri ragazzi, sta proprio nel riuscire a calare nella vita ordinaria delle unità, le grandi verità della fede nelle quali noi, per primi crediamo.

Tante sono le situazioni in cui i nostri ragazzi, dentro l’esperienza scout, sono chiamati a fare questo: il gioco, l’impresa e la strada… che chiedono coinvolgimento personale; il racconto… che chiede di immedesimarsi e rielaborare; l’esperienza comunitaria… che chiede lo sforzo di comprendere gli altri e rende la gioia delle cose fatte assieme…

Per tutto questo, per riordinare le idee sull’educazione alla fede e sulle potenzialità che il metodo offre, è sorta la necessità di offrire a tutti i capi dell’Agesci un Cantiere nazionale di catechesi.

Sarà l’occasione per suscitare, non solo in chi vi parteciperà, ma in tutta l’Associazione un cambiamento, una possibile svolta nel fare catechesi; cercando di non pensare a questa come a un’attività da aggiungere a quello che viviamo coi ragazzi, ma come qualcosa che nasce dalle esperienze tipiche dello scautismo: come da un gioco, Dio ci parla di gratuità; da un’impresa, ci parli di vocazione e di doni particolari dello Spirito, chiamati carismi; da una route, come la vita può essere fragile e come la strada ci aiuta a spostare il limite sempre più in avanti.

Dal 5 al 7 giugno 2009, a Bracciano, un Cantiere nazionale di catechesi che attende solo di essere vissuto… dai cosa aspetti… iscriviti!

scheda di iscrizione